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Broccoli anti-cancro: ecco come il sulforafano combatte i tumori

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Broccoli, cavoli, broccoletti di Bruxelles, verza: i contorni a base di crucifere hanno la meglio contro il cancro. Tanto che da semplici contorni bisognerebbe forse iniziare a consumarli più spesso . Soprattutto i broccoli infatti, potrebbero essere vere e proprie armi intelligenti contro questo tipo di patologia . O meglio, potrebbe esserlo il sulforafano, la sostanza chimica in essi contenuta. Il sulforafano possiede un azione diretta sullo sviluppo delle cellule tumorali provocando l’inibizione della divisione cellulare e favorendo l’apoptosi, cioè la loro morte. In alcune sperimentazioni in vitro e su animali è stato in grado di ridurre il peso ed il volume dei tumori. Inoltre, inibisce l’angiogenesi e la diffusione metastatica .In particolare, studi in vitro hanno mostrato che il sulforafano inibisce la divisione di cellule tumorali umane del colon, sangue, polmoni, cute e provoca apoptosi in quelle della vescica e prostata. L’azione d’inibizione della divisione cellulare e quella apoptotica è stata anche dimostrata in alcuni volontari sani, dopo una singola dose di circa 100mg di sulforafano. La prima osservazione dell’effetto anticancerogeno del sulforafano è stata fatta in Cina, dove si registra un’ alta incidenza di cancro del fegato dovuta ad un eccessivo consumo di aflatossine alimentari e all’epatite B. Uno studio in doppio cieco, con placebo, ha mostrato che l’assunzione di una bevanda a base di estratto di broccoli per due settimane riduceva significativamente l’escrezione urinaria di alcuni indicatori di danno del DNA.
Nel corso di una serie di studi sulla capacità delle sostanze di origine naturale di indurre la morte delle cellule isolate di un tumore cerebrale infantile, il neuroblastoma, è stato osservato che il sulforafano è l’unica molecola di origine naturale in grado di indurre la morte di queste cellule.
Uno studio americano pubblicato su ‘Clinical Cancer Research’ e condotto dall’equipe di Duxin Sun del Comprehensive Cancer Centre del Michigan ha evidenziato che il sulforafano sarebbe in grado di uccidere le staminali del cancro al seno e di prevenire la crescita di nuove neoplasie. Questo studio ha valutato l’effetto di diverse dosi di sulforafano estratto dai broccoli su cellule di cancro al seno prelevate da topi malati. Le staminali del cancro sono le cellule-serbatoio che alimentano un tumore e che i tradizionali farmaci chemioterapici non sono capaci di colpire. Si è osservata una netta riduzione delle staminali tumorali dopo il trattamento con questa sostanza ed è anche stato rilevato che le cellule neoplastiche trattate non erano in grado di generare nuovi tumori. Il sulforafano è stato anche testato su cellule umane di cancro al seno in coltura, confermando anche in questo caso l’effetto dell’estratto di broccolo sulle staminali tumorali.
Un più recente studio, pubblicato sulla rivista Molecular Nutrition and Food Research, inoltre illustra come questo composto fitochimico sia in grado di selezionare le cellule tumorali e distruggerle, lasciando intatte quelle sane .I vegetali in questione, contengono nei loro tessuti livelli elevati di elementi chimici chiamati glucosinolati (successivamente metabolizzati dal corpo in isotiocianati, tra cui proprio il sulforafano) che sono ritenuti essere importanti agenti anti-cancerogeni. La rilevanza in questo senso del sulforafano è già ben documentata, così come la sua azione sulle cellule cancerogene tramite diversi meccanismi chemio preventivi. Risale solo all’anno scorso una ricerca pubblicata su Molecular cancer dai ricercatori inglesi dell’Institute of Food Research del Norwich Research Park, che spiegava come la sostanza fosse in grado di inibire lo sviluppo del tumore alla prostata, favorendo l’attivazione del gene Pten, che svolge un ruolo di primaria importanza nella protezione, tra gli altri, proprio dal carcinoma prostatico, impedendo a cellule sane di divenire tumorali .L’importanza della su citata ricerca è di essere la prima in cui si mostra l’azione diretta del sulforafano sulle cellule, cancerose o meno che siano .La dottoressa Emily Ho dell’Università dell’Oregon, a capo del progetto, e il suo staff di ricerca si sono accertati della sicurezza della sostanza e della sua efficacia come cura per il cancro. Così facendo, hanno avuto la conferma che il fitochimico non solo attacca le cellule tumorali e quelle affette da iperplasia benigna, ma non ha nessuna conseguenza negativa per le cellule in salute, indipendentemente dal livello assunto. Insomma, più vegetali cruciferi, in particolare broccoli, si mangiano, più è possibile ottenere un effetto benefico, e senza controindicazioni .Lo studio ha inoltre evidenziato come il sulforafano agisca attivamente nell’inibire enzimi istone deacetilasi ( HDAC ), un gruppo di enzimi che svolgono un ruolo importante nell’espressione di alcuni geni del DNA, inclusi i geni coinvolti nella soppressione del tumore, come il gene Pten. Viene quindi ribadita anche l’attività preventiva della sostanza, insieme all’importanza del suo inserimento nella dieta, tramite i vegetali in cui è presente. I ricercatori sottolineano come gli inibitori di HDAC rappresentino uno dei campi più promettenti per il trattamento e la cura del cancro, e come quella dell’alimentazione sia una via preferenziale per fare in modo da renderli disponibili e utilizzabili da tutti i consumatori. Un motivo ulteriore per mantenere un regime alimentare sano e informato, ed assicurarsi il consumo di vegetali cruciferi, e in particolare dei broccoli, le cui proprietà antitumorali continuano ad essere confermate. Tanti altri tipi di patologie potrebbero essere combattuti attraverso la” prevenzione alimentare “
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Leucemia

Una ricerca realizzata dagli studiosi del Baylor College of Medicine, pubblicata sulla rivista scientifica “PLoS One”, stabilisce che questa sostanza sarebbe in grado di uccidere le cellule della leucemia linfoblastica acuta, tumore del sangue molto diffuso in età pediatrica. I ricercatori hanno lavorato su cellule leucemiche prelevate dai pazienti, osservando come il sulforafano attivasse i meccanismi che determinano la morte cellulare programmata e inibisse la sopravvivenza delle cellule cancerose.
L’estratto di broccoli è stato utilizzato per trattare sia cellule leucemiche prelevate da pazienti pediatrici, sia linfoblasti, cellule dalle caratteristiche non tumorali. Solo le cellule tumorali sono morte. In particolare, i ricercatori hanno osservato l’arresto del ciclo cellulare, l’attivazione dei meccanismi che portano alla morte cellulare programmata e l’inibizione delle vie che consentono la sopravvivenza delle cellule tumorali.

Malattie cardiovascolari

Per via della sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, il sulforafano ha anche un’azione cardiovasculoprotettiva: riduzione dello stress ossidativo, miglioramento del profilo lipidico, riduzione della pressione arteriosa. In un gruppo di fumatori, il consumo di 100g di broccoli freschi per una settimana ha migliorato sensibilmente i valori del colesterolo totale e delle LDL e dei marcatori dello stress. Nelle donne si è registrato anche un aumento delle HDL. Questi risultati sono stati confermati anche da diversi studi sugli animali.
Inoltre, questa sostanza è efficace nel favorire il benessere cardio-vascolare, prevenendo l’insorgenza di ictus e infarto. Una ricerca pubblicata su Journal of Diabetes ha evidenziato come la presenza di broccoli nella dieta consentisse al nostro organismo, grazie all’azione del sulforafano, di incrementare la produzione di una proteina che protegge le arterie dalle placche responsabili dell’arteriosclerosi.

Artrite

Uno studio pubblicato su Arthritis & Rheumatism, è stato condotto dai ricercatori dell’University of East Anglia. Questa ricerca, spiegano i ricercatori, è la prima a dimostrare gli effetti del sulforafano sulla salute delle articolazioni. Una parte dello studio, condotta in laboratorio su campioni di cartilagine umana e di mucca, mostra che il sulforafano è in grado di rallentare l’usura della cartilagine associata all’osteoartrite. I ricercatori hanno poi somministrato a un gruppo di topi una dieta ricca di sulforafano scoprendo che manifestavano significativamente meno danni alla cartilagine rispetto ai topi alimentati con una dieta normale. In particolare gli studiosi sembrano avere scoperto che il sulforafano blocca gli enzimi che causano il logoramento delle articolazioni.

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Degenerazione maculare

E’ causata da processi ossidativi a livello della retina. Studi in vitro e su modelli animali hanno mostrato che il sulforafano protegge le cellule della retina dal danno foto-ossidativo

Infezione da Helicobacter pilori (HP).

Studi sui topi hanno mostrato che il glucorafano ha proprietà antibatteriche contro l’HP ed è in grado di eradicarlo. E’ stata impiegata una dose giornaliera di estratto di broccoli di 1,33 mg, che equivale a 100mg al giorno nell’uomo. In uno studio umano la somministrazione giornaliera di un estratto di broccoli per 8 settimane ha ridotto i livelli di numerosi marcatori di colonizzazione e di infiammazione gastrica. Questo studio ha dimostrato che i broccoli riducono l’infezione da HP e il rischio di tumore indotto da HP. Altri studi simili hanno confermato questo effetto.

Malattie neurologiche

Studi in vitro e su modelli animali mostrano che il sulforafano protegge diverse linee cellulari cerebrali (neuroni corticali, astrociti, ecc.) dal danno dovuto a stress ossidativo e infiammazione. Questi risultati fanno pensare che il suslforafano possa essere utile in malattie come il Morbo di Alzheimer e il Parkinson.

Infiammazioni delle alte vie respiratorie

Il particolato proveniente dalla combustione del diesel peggiora le patologie cardiovascolari e polmonari, attraverso un aumento dello stress ossidativo. Alcuni studio mostrano che il sulforafano inibisce i processi di infiammazione e di ossidazione causati da esposizione al diesel.

Tossine

Più in generale, il sulforafano sembrerebbe aiutare le cellule a ripulirsi dalle tossine. Lo studio è stato condotto dagli scienziati su 300 abitanti della comunità agricola di Jiangsu, una delle zone più inquinate della Cina, dove vi sono numerosi casi di tumori e gravi malattie respiratorie, legati proprio alla massiccia quantità di inquinamento. Esso consisteva nel far bere loro, tutti i giorni, una bibita a base di acqua, succo di ananas, succo di limone, ed estratto di broccoli. Già dopo il primo giorno, gli esami del sangue hanno rivelato che la quantità di sostanze tossiche nel corpo, derivanti dallo smog, era significativamente diminuita. Più precisamente, il livello di benzene nel sangue era sceso del 61%, e quello dell’acroleina del 23%.
Il sulforafano si è rivelato utile anche per la prevenzione degli effetti nefasti causati dal fumo di sigaretta sui polmoni. Uno studio americano, pubblicato sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, ha dimostrato che i broccoli possono giovare ai pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, in quanto il sulforafano aumenta l’attività di un gene che protegge le cellule polmonari dagli attacchi delle tossine.

Effetti collaterali

Sono stati condotti diversi studi per valutare la tossicità della glucorafanina e del sulforafano e tutti hanno dato esisto negativo. Pertanto l’integrazione di questo prodotto nella dieta sembra avere un ottimo profilo di sicurezza.



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